1. Compressore d'aria: l'aria viene compressa a una bassa pressione di 5-7 bar (0,5-0,7 MPa). Questo avviene utilizzando i compressori più recenti (a vite/centrifughi).

2. Sistema di pre-raffreddamento: la seconda fase del processo prevede l'uso di un refrigerante per pre-raffreddare l'aria trattata a una temperatura di circa 12 °C prima che entri nel purificatore.

3. Purificazione dell'aria tramite purificatore: l'aria entra in un purificatore, costituito da due essiccatori a setaccio molecolare che funzionano alternativamente. Il setaccio molecolare separa l'anidride carbonica e l'umidità dall'aria di processo prima che l'aria raggiunga l'unità di separazione dell'aria.

4. Raffreddamento criogenico dell'aria tramite espansore: l'aria deve essere raffreddata a temperature inferiori allo zero per la liquefazione. La refrigerazione e il raffreddamento criogenici sono forniti da un turboespansore ad alta efficienza, che raffredda l'aria a temperature inferiori a -165--170 °C.

5. Separazione dell'aria liquida in ossigeno e azoto mediante colonna di separazione dell'aria: l'aria che entra nello scambiatore di calore a bassa pressione con alette di tipo late fin è priva di umidità, olio e anidride carbonica. Viene raffreddata all'interno dello scambiatore di calore a temperature inferiori allo zero mediante il processo di espansione dell'aria nell'espansore. Si prevede di raggiungere una differenza di temperatura delta di soli 2 gradi Celsius all'estremità calda degli scambiatori. L'aria si liquefa quando raggiunge la colonna di separazione dell'aria e viene separata in ossigeno e azoto mediante il processo di rettifica.

6. L'ossigeno liquido viene immagazzinato in un serbatoio di stoccaggio: l'ossigeno liquido viene immesso in un serbatoio di stoccaggio collegato al liquefattore, formando un sistema automatico. Un tubo flessibile viene utilizzato per estrarre l'ossigeno liquido dal serbatoio.